
ANSA - 24 novembre 1999 - 15:58
PRIMI RISULTATI RICERCA SU BUCO OZONO ANTARTIDE
Sempre meno segreti i meccanismi che
regolano i processi di formazione del buco d'ozono, grazie alla
campagna di misure denominata Ape-Gaia (Airborne polar
experiment - Geophisycal aircraft in Antarctica), svolta sotto
la direzione scientifica di Bruno Carli del Cnr.
L'indagine si e' svolta ad Ushuaia ed ha utilizzato un aereo
stratosferico russo capace di raggiungere i 21 chilometri di
quota con voli di circa 5 ore che ha potuto volare diverse volte
attraverso i confini del buco dell'ozono, campionando filamenti
d'aria che si sono separati dal vortice polare e le zone in cui
si verificano le temperature piu' basse. L'aereo ha ospitato un
carico scientifico di circa 1.500 kg formato da spettrometri,
strumenti per la rilevazione degli aerosol e per la misura dei
principali composti atmosferici.
''Per la prima volta - ha detto Carli - tanti strumenti sono
stati utilizzati per misure dentro il buco dell'ozono''. In
particolare, ha proseguito, ''e' stata rilevata la formazione di
grosse particelle di ghiaccio a 20 chilometri di quota nelle
zone fredde generate da onde ortografiche sopra le montagne
antartiche, che sono l'anello di partenza dei meccanismi che
portano alla distruzione dell'ozono''. Inoltre, osservazioni
compiute in voli a 15 km di quota indicano un rimescolamento
maggiore del vortice polare a queste quote rispetto a quanto
avviene a 18 km.
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http://virgilio.egroups.com/group/uomoeambiente/89.html?
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Sempre meno segreti i meccanismi che
regolano i processi di formazione del buco d'ozono, grazie alla
campagna di misure denominata Ape-Gaia (Airborne polar
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la direzione scientifica di Bruno Carli del Cnr.
L'indagine si e' svolta ad Ushuaia ed ha utilizzato un aereo
stratosferico russo capace di raggiungere i 21 chilometri di
quota con voli di circa 5 ore che ha potuto volare diverse volte
attraverso i confini del buco dell'ozono, campionando filamenti
d'aria che si sono separati dal vortice polare e le zone in cui
si verificano le temperature piu' basse. L'aereo ha ospitato un
carico scientifico di circa 1.500 kg formato da spettrometri,
strumenti per la rilevazione degli aerosol e per la misura dei
principali composti atmosferici.
''Per la prima volta - ha detto Carli - tanti strumenti sono
stati utilizzati per misure dentro il buco dell'ozono''. In
particolare, ha proseguito, ''e' stata rilevata la formazione di
grosse particelle di ghiaccio a 20 chilometri di quota nelle
zone fredde generate da onde ortografiche sopra le montagne
antartiche, che sono l'anello di partenza dei meccanismi che
portano alla distruzione dell'ozono''. Inoltre, osservazioni
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